I numerosi passi in avanti che sono stati compiuti, negli ultimi anni, in campo tecnologico, hanno interessato anche il mondo dei servizi per la navigazione aerea attraverso l’utilizzo delle torri di controllo digitali.
Storicamente le torri remote – digitali sono entrate in funzione per la prima volta nel 2015 nell’aeroporto svedese di Örnsköldsvik ed in altri piccoli aeroporti con una bassa intensità di traffico; dopo circa un anno la sperimentazione è passata su aerodromi più grandi con un ingente volume di traffico. In Italia i primi passi verso la digitalizzazione del traffico aereo sono stati mossi dall’Ente nazionale assistenza al volo (ENAV) attraverso il progetto RACOON (Remote Airport Concept Of OptioN). Il progetto si pone l’ obbiettivo di dimostrare, in un contesto operativo reale quale quello degli scali milanesi (Malpensa e Linate), i benefici e la fattibilità tecnica delle torri remote.
L’arrivo della digitalizzazione dei servizi per la navigazione aerea (ATS) ha decisamente migliorato, sia in termini di gestione che in termini di sicurezza, la fluidità della fase di avvicinamento ed il traffico dei velivoli a terra riducendo i tempi di partenza e di arrivo, portando un grande aiuto dal punto di vista dell’ecosostenibilità.
La torre digitale ha portato anche un grande miglioramento dei sistemi operativi di ultima generazione utilizzati dagli operatori che gestiscono tutte le fasi del volo, dalla delivery fino alla pista di decollo: questi sistemi consentono di seguire l’aeromobile fino a 10 km dall’aerodromo, permettendo ai controllori di avere la disponibilità immediata di tutte le informazioni senza dover più ricorrere alle «strisce progresso volo». Oltre alla modernizzazione dei sistemi software, la torre digitale è dotata di molti altri confort: ergonomia, benessere visivo e termoigrometrico delle postazioni Controller working positions (CWP) attraverso i Visual Control Room (VCR) ed organizzazione distributiva e funzionale delle sale apparati rispetto alla torre ed alle sale impiantistiche.
A livello europeo anche l’European Aviation Safety Agency (EASA) si è espressa sull’adozione delle torri remote, emanando una guida attraverso la quale gli stati membri potessero dare esecuzione a questa grande innovazione tecnologica con la decisione esecutiva del febbraio 2019 (1).
Questo nuovo standard totalmente innovativo (2) per il mondo dei servizi per la navigazione aerea è entrato ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2020 abrogando il regolamento Ue 1035/2011 (3). Il primo obbiettivo del nuovo regolamento è quello di creare requisiti comuni per le certificazioni ENAV quale ente fornitore dei servizi ATM, ANS: il regolamento si prefigge di elevare notevolmente gli standard di sorveglianza e sicurezza in ambito Safety e Security così da avere una qualità sempre più elevata dei servizi, portandoli ad un unico standard in tutta Europa ed avvicinandosi sempre più al compimento del progetto Single European Sky. Il regolamento ha poi apportato sostanziali modifiche ai requisiti organizzativi e tecnici nella fornitura dei servizi allineandoli a quanto stabilito nell’Annesso 3 ICAO (4). È stata posta maggiore attenzione al fattore umano sia dal punto di vista psicologico che addestrativo: nel primo caso i nuovi requisiti hanno l’obbiettivo di prevenire i potenziali effetti negativi che potrebbero ripercuotersi sulla performance dei controllori come ad esempio stress, utilizzo di sostanze psicoattive; riguardo alla parte addestrativa il regolamento prevede nuovi requisiti valutativi rispetto alle competenze ATSEP, ovvero il personale addetto all’elettronica nella sicurezza del traffico aereo.
Il regolamento ha posto l’attenzione al monitoraggio della conformità dei nuovi standard istituendo una «Compliance monitoring» totalmente separata dalle linee guida di erogazione dei servizi, con il compito di definire e attuare il programma di monitoraggio della conformità. Così facendo è possibile tenere sotto controllo costante l’evoluzione normativa avendo la prontezza necessaria per conformarsi alle prescrizioni. Tutto questo lavoro di monitoraggio ed adeguamento normativo è stato possibile soltanto grazie ad una accurata pianificazione da parte di Enav arrivando così ad ottenere la certificazione di adeguamento dei servizi di assistenza alla navigazione aerea da parte di Enac.
In conclusione, si può dunque affermare che il regolamento in commento, oltre ad aver ammodernato lo standard dei servizi per la navigazione aerea, rappresenta un primo passo verso il futuro fatto di adeguamenti tecnologici e normativi sempre più frequenti.
GIAMPERO CANCELLI
Dottore in Giurisprudenza presso
l’Università degli studi di Teramo
(1) Emanata dall’EASA con la decisione esecutiva n. 004/R del 15 Febbraio 2019 e pubblicato sul sito https://www.easa.europa.eu/acceptable-means-compliance-and-guidance-material-group/remote-tower-operations.
(2) Regolamento ei Esecuzione (Ue) 2017/373 della Commissione, del 1° marzo 2017, che stabilisce i requisiti comuni per i fornitori di servizi di gestione del traffico aereo e di navigazione aerea e di altre funzioni della rete di gestione del traffico aereo e per la loro sorveglianza, che abroga il regolamento (Ce) n. 482/2008 e i regolamenti di esecuzione (Ue) n. 1034/2011, (Ue) n. 1035/2011 e (Ue) 2016/1377 e che modifica il regolamento (Ue) n. 677/2011.
(3) Regolamento di esecuzione (Ue) n. 1035/2011 della Commissione del 17 ottobre 2011 che stabilisce i requisiti comuni per la fornitura di servizi di navigazione aerea, recante modifica dei regolamenti (CE) n. 482/2008 e (UE) n. 691/2010.
(4) CLEARED, Mensile del gruppo ENAV, n° 1, anno XVII gennaio 2020, pag. 10.