Come scrivevo nel 1948, in occasione della prima ripresa della Rivista del Diritto della Navigazione, io non posso non ricordare il complesso di sentimenti che mi facevano già allora ressa nel subentrare, nella direzione della Rivista, in un ruolo in precedenza tenuto dal mio caro ed illustre Maestro Antonio Scialoja.
Egli, nella presentazione al primo volume edito nel 1935 dal Foro Italiano, aveva espresso la previsione che il nuovo Codice sarebbe stato la legge generale della navigazione, riunendo in un solo organico ed autonomo corpo di norme tutte le materie della navigazione marittima, interna ed aerea e che la Rivista sarebbe stata lo strumento per la realizzazione di questo ambizioso programma. Così è stato. La Rivista, infatti, ha svolto un ruolo eminente ed ha costituito, intorno ad essa, un proficuo movimento scientifico nella elaborazione del codice, nel desiderio, come scriveva Scialoja nella suddetta prefazione, di lavorare alla costruzione dogmatica degli istituti di Diritto della Navigazione.
Dopo la ripresa della pubblicazione nel 1948 (che era stata interrotta a causa dei gravi avvenimenti bellici del tempo), la Rivista ha avuto una fruttuosa e lunga vita, che ci ha consentito di portare contributi notevoli agli sviluppi del diritto della navigazione.
Le contingenze che hanno condotto a quest’ultima sospensione della pubblicazione nel 1972 sono per fortuna di tutt’altra gravità; e ci consentono, quindi, di riprendere la pubblicazione nella pienezza delle nostre forze.
Credo di interpretare il sentimento della casa editrice Aracne che raccoglie la successione, nel dire che è conscia del valore storico di questa Rivista che ha l’aspirazione di proseguire la sua funzione di centro di propulsione scientifica e di vita intellettuale.
Ringrazio, anticipatamente, la carissima Elda Turco Bulgherini, la mia più giovane allieva, a cui ho passato il testimone della direzione che, sono certo, riuscirà a condurre con straordinaria capacità e tutti quelli che intenderanno contribuire, secondo le rispettive forze, alla progressiva edificazione della moderna scienza italiana del diritto della navigazione, fondata da Antonio Scialoja.
Siamo lieti di riprendere il cammino.
Antonio Lefebvre d’Ovidio
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Maggio 2010